San Diego

Siamo arrivati. Dopo innumerevoli ore di viaggio, fra voli e scali vari abbiamo finalmente messo i piedi fuori dall'aeroporto. Il Motel 6 San Diego Airport non ci delude: modesto, pulito come sempre ed è effettivamente attaccato all'aeroporto. Ci risvegliamo che è ancora buio, dopo solo poche ore di sonno e ancora scombussolati. Di tornare e dormire non se ne parla, meglio andare da Denny's per la nostra prima colazione all'americana. Mentre eravamo in viaggio ieri pensavo, guardando il sole di Atlanta, che siamo sempre stati fortunati a trovare bel tempo negli Stati Uniti. Bastava chiedere. Oggi il cielo è coperto, c'è un'aria fresca poco amichevole e sembra dover piovere da un momento all'altro.

Dopo la colazione abbondante decidiamo di visitare subito Coronado, la penisola che chiude la San Diego Bay e che una volta era un insediamento coloniale. Ne rimane un'interessante testimonianza, ovvero l'Hotel Coronado, una struttura estremamente lussuosa che spicca per il suo pittoresco tetto rosso e le sue dimensioni inusuali. Peccato per il tempo, sarebbe stato un ottimo soggetto fotografico invece questo cielo lattiginoso rovina tutto.
Mentre ci allontaniamo per vedere altri quartieri della città il cielo decide di perdonarmi per il pensiero sfacciato di ieri e torna il sole. Meno male perché non ero mentalmente preparata ad affrontare l'intera giornata con il pile e la sciarpina al collo.

Dato che siamo nei paraggi vogliamo spingerci fino al confine con il Messico. Non possiamo varcare il confine in auto, nessun autonoleggio lo consente, ma magari si può passare a piedi. Beh, mentre ci avviciniamo la sorpresa è enorme. Avete presente il post di Fabio di settimana scorsa in cui si parla della differenza urbanistica fra USA e Messico? Beh, guardate qua, è visibile a occhio nudo! Il confine purtroppo però non riusciamo a vederlo più vicino di così. Dopo averci scrupolosamente controllato i documenti, un Border Patrol che ci ha trovati attaccati alla frontiera a fare foto ci sollecita ad allontanarci dalla zona di confine che è “molto pericolosa”. Inoltre sarebbe meglio non fare foto. Rassegnamoci, questi americani sparano davvero a chi immigra illegalmente e non vorremmo trovarci in mezzo.



Le mete successive sono il quartiere di Chula Vista e Downtown. Quest'ultimo ospita il Gaslamp, vecchio centro cittadino in cui si trovavano saloon e casinò. Oggi fioriscono invece negozi, bar per turisti e centri commerciali. Qua vicino c'è anche il Petco Park, lo stadio dei San Diego Padres, dove si stanno preparando per una partita.
Ora però è arrivato il momento di dedicarsi alle spiagge.

Ci dirigiamo quindi verso nord, direzione Mission Bay. Qui l'aria che si respira è la stessa di Venice Beach a Los Angeles. Spiaggia enorme e lunghissima, molto ben curata ed affollata, onde capricciose da surf e mare nero, che se non fosse insieme ad una tavola da surf e con la muta non ti ci bagneresti mai. L'ambiente è il solito iper-salutista californiano. Solo ragazzi palestratissimi e rigorosamente con i pettorali in bella vista, famiglie che fanno jogging spingendo una doppia carrozzella con bambini dormienti e belle fanciulle in shorts. Niente alcohol e niente fumo, nemmeno nei parcheggi della spiaggia. I più trasgressivi alzano un po' di più il volume dello stereo.



A la Jolla il panorama è abbastanza diverso. Qui siamo in una zona vip, perciò il vero panorama non sono le spiagge ma le case, che sono dei veri e propri “gioielli”. Ora basta però, è ora di andare finalmente a gustare dei veri tacos! Troviamo posto a “La Fachada” un ristorante familiare che ci fa rimpiangere di non avere più tempo da dedicare a questa città. Il servizio è all'aperto. Cucinano la carne su una enorme griglia proprio di fianco ad un baracchino che serve esclusivamente ispanici doc. Gli americani probabilmente sono dentro nel ristorante vero e proprio con l'aria condizionata ma molta meno atmosfera. Siamo gli unici turisti qua fuori e l'unica lingua parlata (anche alla radio) è lo spagnolo. Per un'ora quasi ci dimentichiamo di essere negli States. Ci serviamo di tacos e gorditas in abbondanza ...sono davvero deliziosi! Ora però è ora di incamminarci. Ci sono molti chilometri da fare e domani dobbiamo vedere Newport, la cittadina più rappresentativa dell'Orange County, e passare la giornata a Disneyland!




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